2007/07/20

Le radici evolutive della religione

Ho trovato questo articolo molto interessante. Purtroppo è in inglese.

Riguarda le radici evolutive e genetiche della fede in un'entità superiore.
Partendo da ricerche che dimostrano che la fede è il prodotto di una evoluzione del cervello umano nei primi stadi della storia della nostra specie, ci si domanda quale sia la migliore spiegazione biologica: adattamento o accidente neurologico?

L'articolo è molto lungo, diviso in 11 pagine, ma vale la pena di leggerlo!
Un passaggio che secondo me può far capire il tono è questo:

Religion made people feel better, less tormented by thoughts about death, more focused on the future, more willing to take care of themselves. As William James put it, religion filled people with "a new zest which adds itself like a gift to life... an assurance of safety and a temper of peace and, in relation to others, a preponderance of loving affections."

E questo è un altro passaggio che può far riflettere:

This is how Darwinians explain how certain physical characteristics persist even if they do not currently seem adaptive by asking whether they might have helped our distant ancestors form social groups, feed themselves, find suitable mates or keep from getting killed. A facility for storing calories as fat, for instance, which is a detriment in today's food-rich society, probably helped our ancestors survive cyclical famines.

In pratica l'autore suggerisce tra le righe che il senso religioso che ha aiutato l'umanità un tempo, ora la intralcia, così come la capacità di immagazzinare calorie sotto forma di grasso è di intralcio in un'epoca in cui il cibo è sempre disponibile.

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